E così eccoci quasi arrivati all'annuale mistificazione a base di foibe.
Quest'anno, in questa città, si preannuncia in pompa magna:
Nella foto, una pompa magna. Pure centrifuga.
Sì, perché quest'anno l'annuale sfoibeggiata coincide pure con l'inaugurazione di Sottoscalaggì; e, allora, i peraltro sparuti camerati hanno pensato bene di fare le cose in grande. Oltre al "Corteo", vale a dire la solita passeggiatina con fiaccolette e tricoloroni dalle quest'anno (sembra) spostata in piazza Savonarola, hanno persino invitato er personaggio, anzi, la personaggia: nientepopodimeno che la ministra della gioventù, vale a dire la Meloni (nella foto sotto il titolo la si può vedere nel suo più riuscito quadruplicamento).
Ora, credendo -in quanto antichissima (Παμπαλαῖα) gatta nera- nella saggezza popolare, e non disprezzando affatto i proverbi, trovo alquanto azzeccato nominarne uno, famosissimo: Il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi.
I sottoscalanti, in questi giorni, si sentono notevolmente mobbilitàti, ahò. C'è anche un po' da capirli: durante tutta la loro esistenza come complemento indiretto politico (la qualifica di "soggetto" mi sembrerebbe un po' troppo grossa) in questa città, l'unica cosa che hanno prodotto (a parte la suddetta sfoibeggiata annuale) è stata l'imbrattamento sistematico di muri, pali della luce, cassonetti della Quadrifoglio, tabelloni e via discorrendo. Praticamente ogni cosa, negli ultimi anni, è servita da supporto alle scritte "Casaggì" e alle relative Croci cèrtihe (ma immaginarmi i' Torse come celta mi riesce difficile, al massimo gli si potrebbe far fare il bardo Assurancetourix).
Nella foto: il bardo Torsassurancetourix mentre propaganda il Corteo,
particolarmente apprezzato da un rude rappresentante della FIOM
(Federazione Interceltica Operai Martellatori)
Ora, credendo -in quanto antichissima (Παμπαλαῖα) gatta nera- nella saggezza popolare, e non disprezzando affatto i proverbi, trovo alquanto azzeccato nominarne uno, famosissimo: Il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi.
I sottoscalanti, in questi giorni, si sentono notevolmente mobbilitàti, ahò. C'è anche un po' da capirli: durante tutta la loro esistenza come complemento indiretto politico (la qualifica di "soggetto" mi sembrerebbe un po' troppo grossa) in questa città, l'unica cosa che hanno prodotto (a parte la suddetta sfoibeggiata annuale) è stata l'imbrattamento sistematico di muri, pali della luce, cassonetti della Quadrifoglio, tabelloni e via discorrendo. Praticamente ogni cosa, negli ultimi anni, è servita da supporto alle scritte "Casaggì" e alle relative Croci cèrtihe (ma immaginarmi i' Torse come celta mi riesce difficile, al massimo gli si potrebbe far fare il bardo Assurancetourix).
Nella foto: il bardo Torsassurancetourix mentre propaganda il Corteo,
particolarmente apprezzato da un rude rappresentante della FIOM
(Federazione Interceltica Operai Martellatori)
Non contenti di questo, nottetempo, i Sottoscalanti si sono messi di buzzo buono e hanno "Incartato la città". Così dicono loro, almeno; ma qui la cosa si fa interessante. In pratica, hanno impiastrato tutti i muri (la loro attività preferita e, direi, anche l'unica) con dei volantini di propaganda del "Corteo contro i crimini del comunismo" previsto per il prossimo sabato 5 febbraio:
Il volantino con cui i Sottoscalanti hanno "incartato la città".
un vento di maschio ribellismo ne sembra spirare,
particolarmente nel simbolo azzurro in basso al centro.
Dopo l'Incartamento, i Sottoscalanti hanno pensato bene di annunciare la cosa (sempre in pompa magna) sul loro blog, scrivendo un articolo virile, non conforme e bogsidiano di cui sono (miao!) in grado di proporvi l'incipit:
Questa notte duemila manifesti hanno letteralmente incartato la città. La mobilitazione pre-corteo, per i martiri delle foibe, procede con fanatica perfezione e con un entusiasmo mai riscontrato prima. Gente che prende libero a lavoro per attaccare i manifesti, gente che fa forca a scuola per fare un volantinaggio, gente che ha preso ferie per dare una mano a pieno regime nei giorni che precederanno l'evento. In più, oltre a questo, la presenza fisica di una marea di militanti, molti dei quali alle prese con le loro prime attività, che da qui all'estate daranno un bello scossone a queste strade. Siamo in trincea, insomma."
Nella foto: Alcuni gggggiovani Sottoscalanti nella trincea
scavata sotto il Cavalcavia dell'Affrico
Il volantino con cui i Sottoscalanti hanno "incartato la città".
un vento di maschio ribellismo ne sembra spirare,
particolarmente nel simbolo azzurro in basso al centro.
Dopo l'Incartamento, i Sottoscalanti hanno pensato bene di annunciare la cosa (sempre in pompa magna) sul loro blog, scrivendo un articolo virile, non conforme e bogsidiano di cui sono (miao!) in grado di proporvi l'incipit:
Per fortuna, in questa città di morti viventi, c'è ancora qualcuno che smuove le acque.
Nella foto: Alcuni gggggiovani Sottoscalanti nella trincea
scavata sotto il Cavalcavia dell'Affrico
Il problema gli è che, come parecchi di voi avranno già notato, cliccando sul link non si accede a nessun articolo. Volete riprovare? Ecco qua. Che sarà mai successo?
È successo che l'assessore Mattei li ha bacchettati sonoramente. Questo articolo c'è, ed è bene leggerlo attentamente; dalla mia parte, mi limiterò a un piccolo commento.
Non è certamente che l'assessore Mattei mi stia particolarmente simpatico, e al pari di lui la giunta del Sindaco del bello o Sindaco più amato. L'outing di Mattei si basa esclusivamente sul famoso decoro, scordandosi delle indecorose iniziative del suo sindaco (la giratina a Arcore, lo schieramento a favore di Pulloverino...); nella sua dichiarazione non manca (come è quasi ovvio) la leccatina a favore della "Giornata della memoria", "come testimonia il suo operato". E sfido io; non sarà un caso che Renzi piaccia tanto. Soprattutto alle destre, perché è un sindaco di destra e ogni giorno non perde occasione per dimostrarlo. Ci sarebbe quasi da ringraziare la nevicata del 17 dicembre, che gli ha fatto patire un'epica sputtanata in Mondovisione o quasi.
Però è indubbio che le parole di Mattei, pur contestualizzate nel vuoto pneumatico sia del dichiarante che della controparte, abbiano fatto passare a tutti un paio di minuti di autentico buonumore.
Prima i' Torse, che fa una clamorosa quanto stentata marciandrè, biascicando una divertente ritrattazione e prendendosela con i "volantini dei movimenti di sinistra"; a tale riguardo, mi viene in mente una metafora sicuramente un po' greve, ma efficace. Avete presente quando scappa una bella cacata in mezzo di strada, e non ci si fa proprio a tenerla tutta fino al prossimo bagno? La biancheria intima ne risulta irrimediabilmente imbrattata, proprio come i muri di questa città dalle sfoibàte di quei piccoli servetti del padrone. I' Torse si è fatto una vera e propria frenata di merda nelle mutande. E magari si beccherà anche un bel multone, di quelli sodi.
Poi i responsabili del blog di Sottoscalaggì, che hanno precipitosamente cancellato l' "Articolo di rivendicazione" dell'intelligente iniziativa. Contrordine, camerati! Addio incartamento, addio morti viventi, addio alla fanatica perfezione; bellini poi, i fautori della Gelmini e degli "studenti a studiare" che inneggiano a quelli che fanno forca a scuola (cosa peraltro oramai pressoché impossibile nelle scuole-lager di adesso). Sì, davvero un bello scossone! Casomai, un bello sganassone si sono pigliati. Poi, ci devono avere una passione per l'idrogeologia questi qui. Prima il "fiume in piena", poi vogliono "smuovere le acque". O che riusciranno persino a far straripare l'Affrico?...
Insomma, come ci hanno del resto abituati ammodino, non passano nemmeno due giorni che già si ricoprono di ridicolo. Del resto, non sarà un caso se hanno invitato l'esponente più ridicola di un "governo" che è già ampiamente, e tragicamente, ridicolo di per se stesso.
Nel frattempo, il mondo intero sta scoppiando. In Tunisia si rivoltano e muoiono. In tutto il mondo la gente si ribella, e sul serio, contro il vero crimine globale, il capitalismo. La Tunisia dello sporco dittatore Ben Ali, tanto amicone di quel Bettino Craxi che è stato l'iniziatore, il protettore e la spinta propulsiva di quel Papi il cui simbolo azzurrognolo campeggia sui volantini "contro i crimini del comunismo". E questi qui intendono ancora pigliare per il culo tutti quanti con le loro foibe, il giocattolino storico che si sono creati e che sembra avere avuto tanto successo anche fra i democratici. Tutti col pulloverino. Tutti coi padroni. Tutti eunuchi che si divoreranno fra loro; e sarà un bello spettacolo. Intanto, però, per pochi minuti godiamoci anche quello degli Incartatori Incartati. Incartati, si: in dieci piani di morbidezza.
È successo che l'assessore Mattei li ha bacchettati sonoramente. Questo articolo c'è, ed è bene leggerlo attentamente; dalla mia parte, mi limiterò a un piccolo commento.
Non è certamente che l'assessore Mattei mi stia particolarmente simpatico, e al pari di lui la giunta del Sindaco del bello o Sindaco più amato. L'outing di Mattei si basa esclusivamente sul famoso decoro, scordandosi delle indecorose iniziative del suo sindaco (la giratina a Arcore, lo schieramento a favore di Pulloverino...); nella sua dichiarazione non manca (come è quasi ovvio) la leccatina a favore della "Giornata della memoria", "come testimonia il suo operato". E sfido io; non sarà un caso che Renzi piaccia tanto. Soprattutto alle destre, perché è un sindaco di destra e ogni giorno non perde occasione per dimostrarlo. Ci sarebbe quasi da ringraziare la nevicata del 17 dicembre, che gli ha fatto patire un'epica sputtanata in Mondovisione o quasi.
Però è indubbio che le parole di Mattei, pur contestualizzate nel vuoto pneumatico sia del dichiarante che della controparte, abbiano fatto passare a tutti un paio di minuti di autentico buonumore.
Prima i' Torse, che fa una clamorosa quanto stentata marciandrè, biascicando una divertente ritrattazione e prendendosela con i "volantini dei movimenti di sinistra"; a tale riguardo, mi viene in mente una metafora sicuramente un po' greve, ma efficace. Avete presente quando scappa una bella cacata in mezzo di strada, e non ci si fa proprio a tenerla tutta fino al prossimo bagno? La biancheria intima ne risulta irrimediabilmente imbrattata, proprio come i muri di questa città dalle sfoibàte di quei piccoli servetti del padrone. I' Torse si è fatto una vera e propria frenata di merda nelle mutande. E magari si beccherà anche un bel multone, di quelli sodi.
Poi i responsabili del blog di Sottoscalaggì, che hanno precipitosamente cancellato l' "Articolo di rivendicazione" dell'intelligente iniziativa. Contrordine, camerati! Addio incartamento, addio morti viventi, addio alla fanatica perfezione; bellini poi, i fautori della Gelmini e degli "studenti a studiare" che inneggiano a quelli che fanno forca a scuola (cosa peraltro oramai pressoché impossibile nelle scuole-lager di adesso). Sì, davvero un bello scossone! Casomai, un bello sganassone si sono pigliati. Poi, ci devono avere una passione per l'idrogeologia questi qui. Prima il "fiume in piena", poi vogliono "smuovere le acque". O che riusciranno persino a far straripare l'Affrico?...
Insomma, come ci hanno del resto abituati ammodino, non passano nemmeno due giorni che già si ricoprono di ridicolo. Del resto, non sarà un caso se hanno invitato l'esponente più ridicola di un "governo" che è già ampiamente, e tragicamente, ridicolo di per se stesso.
Nel frattempo, il mondo intero sta scoppiando. In Tunisia si rivoltano e muoiono. In tutto il mondo la gente si ribella, e sul serio, contro il vero crimine globale, il capitalismo. La Tunisia dello sporco dittatore Ben Ali, tanto amicone di quel Bettino Craxi che è stato l'iniziatore, il protettore e la spinta propulsiva di quel Papi il cui simbolo azzurrognolo campeggia sui volantini "contro i crimini del comunismo". E questi qui intendono ancora pigliare per il culo tutti quanti con le loro foibe, il giocattolino storico che si sono creati e che sembra avere avuto tanto successo anche fra i democratici. Tutti col pulloverino. Tutti coi padroni. Tutti eunuchi che si divoreranno fra loro; e sarà un bello spettacolo. Intanto, però, per pochi minuti godiamoci anche quello degli Incartatori Incartati. Incartati, si: in dieci piani di morbidezza.