giovedì 9 giugno 2011

È morto nell'orto


Sono sinceramente e assolutamente arcisicura che il padre di Sandro Bondi, l'ex ministro ed ex coordinatore del Popolo delle Libertà, sia stata una degnissima e brava persona. Il signor Renzo Bondi, ottant'anni, dev'essere vissuto in modo semplice, così com'è morto, oggi, mentre lavorava un po' la terra; nessuna colpa dev'essergli attribuita, nemmeno quella d'aver messo al mondo un figlio del genere. Così come le colpe dei padri non debbono ricadere sui figli, quelle dei figli non debbono ricadere sui padri. Magari il signor Renzo era restato pure comunista. Magari non aveva mai votato per il figlio; e, se anche lo avesse fatto, pazienza. Che riposi in pace.

Mi sono trovata quindi costretta a spiegarmi come mai, leggendo la notizia della sua morte improvvisa, la mia prima reazione è stata quella di mettermi a ridere. Non l'ho trovata una cosa bella, ma non ne ho potuto fare a meno. E' tutta colpa del titolo che Repubblica ha scelto per la notizia, che ha trasformato un avvenimento triste e luttuoso in una specie di filastrocca. I titolisti dei giornali dovrebbero stare attenti alla consistenza fonica di quel che scrivono; il ridicolo è sempre in agguato. Il padre di Bondi è morto nell'orto somiglia un po' troppo a Maramao perché sei morto. Come dire, ad esempio: il padre di Bondi è scomparso sul Carso, oppure il padre di Bondi è decesso al cesso, oppure ancora il padre di Bondi è defunto a Borgunto. Non si può!

Figuriamoci quel che potrebbe accadere, nelle mani del titolista di Repubblica, se venisse a mancare all'improvviso il figlio; cosa scriverebbe? Sandro Bondi è morto nei bassifondi? Sandro Bondi morto con Rotondi?