domenica 5 febbraio 2012

Tagliatelle alla foiba (ricetta)


Ieri, durante l'annuale passeggiatina nel viale Milton a cura degl'italici & valorosi eroi di Casaggì, Casseripound eccetera eccetera, i camerati aretini si sono presentati con lo striscione che si vede nell'immagine. Assolutamente ineccepibile: essendo i più fulgidi rappresentanti dei mangiaspaghetti che infestano questa disgraziata penisola, non potevano altro che fare accorato riferimento a un bel ragù con cui condire una bella pasta ribelle e non conforme. Essendo anch'io, debbo dirlo, un'amante della buona cucina, mi sono permessa di fornire ai camerati sí tanto appassionati di carne e sangue dell'Italia una ricettina che, spero, potrà soddisfare il loro afflato di culinaria italianità.

TAGLIATELLE ALLA FOIBA
Ingredienti per 4 ribelli

- 2 costole di sedano giuliano-dalmata
- 1 cipolla rossa del sangue irredento dell'Istria immortale
- 1 carota del Bogside
- 1 ciuffo di prezzemolo futurista
- 1 bottiglia di salsa di pomodoro di Rosarno
- 400 gr di carne e sangue dell'Italia
- 1 foglia di alloro dannunziano
- vino bianco nazionale
- basilico non conforme
- parmigiano cinghiamattanzato
- 600 gr di tagliatelle di Predappio

Preparazione:

1. Tritare tutti gli odori facendo il tradizionale battuto con la mezzaluna, possente siNbolo d'italica e maschia virtude. Soltanto i comunisti, fannulloni e parassiti, usano il mixer.

2. Mettere il battuto in un tegame (meglio se di tu' ma') con un po' d'olio italiano.

3. Far appassire il battuto, sebbene un battuto di odori italiani non appassisca mai nei nostri cuori ardenti. Aggiungere la carne e il sangue dell'Italia, ricavati rigorosamente da un capo di pura razza nostrana come ad esempio il seguente:


4. Aggiungere la foglia d'alloro dannunziano per dare un tocco fiumano alla ricetta.

5. Far rosolare bene la carne e il sangue dell'Italia, amalgamando al battuto con movimenti virili e degni della nostra stirpe superiore.

6. Aggiungere poi un po' di vino bianco e farlo evaporare, facendo attenzione a non appenderlo per i piedi.

7. Quando il vino sarà evaporato nell'eternità della Patria, la carne sarà asciutta e il sangue dell'Italia versato per la liberazione delle terre irredente, aggiungere il pomodoro raccolto nelle feraci terre rosarnesi dagli giojosi e operosi negri delle colonie.

8. Scavare una foiba di dimensioni adeguate e porvi un falò che produca una fiamma tricolore.

9. Porvi a cuocere l'intingolo a fuoco lento, di modo che possa assorbire tutto l'aroma della foiba. Durante la cottura, ripetersi continuamente "Io non scordo", naturalmente per toglierlo dal fuoco a tempo debito e non combinare un troiaio.

10. Il sugo dovrà restare a cuocere nella foiba per circa 1 ora e mezzo, tempo sufficiente per percorrere circa 4 volte il viale Milton avanti e indietro.

11. Cuocere le tagliatelle di Predappio in abbondante acqua salata; nel frattempo si provveda a sottoporre il parmigiano alla cinghiamattanza.

12. Scolare le tagliatelle e saltarle in padella con il ragù di carne e sangue dell'Italia.

13. Impiattare servendo con una foglia di basilico in modo da riprodurre il sacro TRICOLORE della Patria immortale. Una raccomandazione: