I martiri del Campo di Marte
22 marzo 1944
22 marzo 1944
I Martiri del Campo di Marte furono cinque giovanissimi accusati di renitenza alla leva nell'esercito della Repubblica Sociale Italiana e fucilati dai soldati della RSI, nei pressi della Torre di Maratona dello Stadio Giovanni Berta, oggi Stadio Artemio Franchi di Firenze.
Condotti a Firenze, furono processati e sette furono condannati a morte. Di questi due furono graziati ed assegnati a reparti operativi; vani furono i tentativi di richiedere clemenza da parte delle famiglie e del cardinale Elia Dalla Costa. Era necessario, per i soldati della RSI, dare un esempio ammonitore per tutti coloro che avevano disertato o avevano l'intenzione di farlo, magari per passare direttamente nelle file partigiane come sempre più spesso succedeva.
Condotti a Firenze, furono processati e sette furono condannati a morte. Di questi due furono graziati ed assegnati a reparti operativi; vani furono i tentativi di richiedere clemenza da parte delle famiglie e del cardinale Elia Dalla Costa. Era necessario, per i soldati della RSI, dare un esempio ammonitore per tutti coloro che avevano disertato o avevano l'intenzione di farlo, magari per passare direttamente nelle file partigiane come sempre più spesso succedeva.
La mattina del 22 marzo venivano fucilati:
- Antonio Raddi, 21 anni, di Vicchio
- Leandro Corona, 21 anni, di Maracalagonis
- Ottorino Quiti, 21 anni, di Vicchio
- Adriano Santoni, 21 anni, di Vicchio
- Guido Targetti, 21 anni, di Vicchio
Nel luogo della fucilazione è stato eretto un sacrario, in cui si ricordano cinque renitenti ed altri tre partigiani fucilati in zona nel giugno successivo.