mercoledì 9 gennaio 2013

I ribelli di Casaggì dal Bogside all'Australia



Era un po' di tempo che la vostra Pampalea non si occupava degli amiconi di Casaggì Firenze, alias I ribelli di' Bogsàid, tranquillo circolino di' Piddièlle sito vicino allo stadio comunale "Giovanni Berta" "Artemio Franchi" e famoso più che altro per gli attacchinaggi selvaggi su ogni muro possibile e immaginabile (le leggende metropolitane narrano persino d'un ribelle nonconforme di Casaggì che avrebbe, come in trance, tappezzato di manifesti casa sua, ivi compreso il salotto buono, prima di rendersi conto di quel che stava facendo alle urla della mamma che lo stava pigliando a granatate sul groppone).

A dire il vero, le occasioni per occuparsi di "Casaggì" non sono più molte. Stante la virtuale dissoluzione del loro "partito di riferimento" (nonostante la nuova "discesa in campo" del loro Signore & Padrone, notissimo gggggiòvane), se ne stanno là in via Frusa a projettare filmini, a bersi birra e a cazzeggiare in cinque o sei coi pantaloni della "tuta mimetica" (così com'è m'è stato dato di vedere quando, casualmente, ci son passata davanti un paio di sere fa). Presumibilmente si staranno preparando all'annuale oceanica parata in viale Milton, il "clou" della loro attività, e amen. In fondo, qualche utile funzione ce l'hanno pure loro: ad esempio, il Servizio Defissioni del Comune lavora quasi esclusivamente per loro, e si tratta di posti di lavoro salvaguardati.

Oggi, con questa mirabile immagine ripresa dal loro blogghino, la vostra Pampalea ha avuto finalmente un'illuminazione. Dov'erano finiti, i ribelli nonconformi? Come mai non se ne sentiva più parlare? Erano forse andati in massa ad esplicare la loro ggggiovanile e màschia ribellione combattendo arditamente in qualche zona del pianeta? Macché. Se ne sono andati tutti quanti in Australia. In questi giorni, come tutti saprete, l'Australia meridionale (con l'annessa Tasmania) è sconvolta da un'ondata di caldo senza precedenti, che ha provocato una serie di enormi incendi boschivi che hanno distrutto vastissime aree causando distruzione e vittime. Ora, finalmente, sappiamo chi c'è dietro!

La svolta sembra essere stata rappresentata da un paio di scritte sui muri di Sydney che inneggiavano a una misteriosa "Gì-House". Per gli inquirenti australiani c'è voluto ovviamente un po' di tempo prima di ricevere le necessarie informazioni dalla lontanissima Italia; ma, alla fine, l'arcano è stato svelato. Pòle una simile gggggiovinèzza 'ncendiària restare rinchiusa ne' limiti angusti d'una stradina del cazzo al Campo di Marte, tra un distributore Eni, un distaccamento de' Vigili Urbani e una passerella che porta a una stazione ferroviaria disastrata dall'ennesimo non-cantiere del TAV? No di certo. Il grido di battaglia dev'essere risonato una sera tra un'arista con patate al forno e un mantra su Bobby Sands: "Cameràhi! Gggggiòvani 'ncendiari! 'E si và a dà foho all'Australia!" Detto, fatto.

Resta naturalmente da vedere come la piglieranno quelli laggiù, in Australia. Le notizie al riguardo sono frammentarie, anche se qualcuno sostiene che i' Donze sia già stato sottoposto alla famosa pena del "calcio del canguro" (apposto a culo ignudo in una gabbia con giovane e aitante canguro che si esercita al salto giustappunto sulle terga scoperte del suddetto). Ovviamente, non appena le notizie saranno più precise saranno attivati tutti i canali diplomatici per riportare i nostri fùrgidi ribelli incendiari in Italia, al pari dei loro eroi, i celebri marò. Solo che, stavolta, si teme che la mobilitazione sia abbastanza bassa. Non riesco a capire perché, non riesco!