martedì 27 marzo 2012

Lectura Dantis



Nel traffico del centro pedala sopra il suo triciclo
e fischia forte alla garibaldina.
Il carico che piega le sue gambe è l'ingiustizia,
la vita è dura per Dante di Nanni.

L'alba prende il treno e c'è odore di porcile
sui marciapiedi della sua pazienza,
e nella testa pesano volumi di bugie.
La sera studierà, Dante di Nanni.

Trent'anni son passati, da quel giorno che i fascisti
ci si son messi in cento ad ammazzarlo
E cento volte l'hanno ucciso, ma tu lo puoi vedere:
gira per la città, Dante di Nanni.

L'ho visto una mattina sulla metropolitana
E sanguinava forte, e sorrideva.
Su molte facce intorno c'era il dubbio
e la stanchezza.
Ma non su quella di Dante di Nanni.

Trent'anni son passati, da quel giorno che i fascisti
Ci si son messi in cento ad ammazzarlo
E ancora non si sentono tranquilli,
perché sanno che gira per la città, Dante di Nanni.

Stormy Six, Un biglietto del tram, 1975.

venerdì 9 marzo 2012

Ma che avete capito...


Macché pistola e pistola!
Si tratta di un chiaro invito al sindaco Matteo Renzi ad abbandonare ogni indugio, e ad iscriversi finalmente alla nuova loggia massonica P38!
Il tempo è passato, e i numeri sono scorsi; la scoperta della P2 risale, se non erro, al 1981 e sono passati trentuno anni.
P2, P4, P5, P6, P7...P38!
Non capisco come mai tutti non se ne siano accorti; stelle a cinque punte, triangoli, piramidi eccetera, poi, fanno storicamente parte della simbologia dei liberi muratori.
E visto quanto murano liberamente questi qui...

mercoledì 7 marzo 2012

Svolta a Gavinana


Di svolte, a Gavinana, ce ne sono effettivamente parecchie: ad esempio, da piazza Gualfredotto si svolta in via Datini, da via Uguccione della Faggiola si svolta in via Erbosa (contromano, quindi si va anche a battere), dal viale Giannotti si svolta in piazza Elia dalla Costa e via discorrendo. Di conseguenza, quando stamani ho visto, durante una delle mie passeggiatine, la locandina del Corriere Fiorentino (ma icché correrà a fare...) titolare "Svolta a Gavinana", ho pensato sulle prime che si trattasse di un utile manuale per districarsi nel traffico di quel popoloso quartiere, invero assai caotico, e che finalmente quella gazzetta, normalmente inutile come tutte le altre, si fosse decisa a fare qualcosa di seppur minimamente fruttuoso per la cittadinanza. Ma icchéne. La "svolta a Gavinana" del Corriere Fiorentino era meglio precisata nel sottotitolo: "Il comune vende il centro sociale".

Ora, come tutti sanno, nel quartiere di Gavinana di centri sociali ce n'è soltanto uno, nonostante un'altra meravigliosa gazzetta cittadina lo abbia tempo fa trasferito in una notte a 5 km di distanza. Di codesta famosa "vendita" del CPA, o meglio dell'immobile comunale occupato in cui esso ha sede (l'ex scuola media "Don Facibeni" in via di Villamagna 27/A) dopo lo sgombero dell'area Longinotti in ossequio a sua maestà Ipercoop, si parla oramai da tempo e il risultato è che il CPA Firenze Sud è sempre là e nessuno lo schioda nonostante le periodiche raccolte di firme che devono aver fatto slogare i polsi ai soliti buontemponi che le promuovono, e che se le firmano regolarmente fra di loro. Però, stavolta, debbo dire che c'è stato un grosso errore da parte del Corriere Fiorentino; la realtà delle cose è differente, e la vado brevemente ad esporre.


Il CPA Firenze Sud, via di Villamagna 27/a.

In effetti, la "svolta a Gavinana" c'è stata, e di quelle assolutamente imprevedibili; è quindi comprensibile che un foglio come il Corriere Fiorentino, che i nostri nonni non avrebbero saggiamente preso per buono nemmeno per incartare le salacche, l'abbia davvero cannata di brutto. Stante infatti la telenovela della "vendita", con relativo "cambio di destinazione", la quale oramai va avanti da anni nel disinteresse generale (a parte quello degli ossequiosi giornaletti fiorentini tutti degrado, sihurezza & pallone), la sovrana assemblea del CPA ha deciso di dare uno scossone a tutta la faccenda organizzando la vendita all'asta del Comune di Firenze. Un titolo corretto sarebbe quindi dovuto essere stato: "Svolta a Gavinana - Il centro sociale vende il Comune". Un successone; senza nessun "battage", abilmente occultata tra un'iniziativa NO TAV, un concerto ska o hard-core e la normale attività del centro, l'asta si è svolta con grande partecipazione fruttando -peraltro- una caterva di quattrini per il centro sociale. Sotto lo slogan: "Vendiamolo per una Firenze migliore!", il Comune, il suo patrimonio immobiliare e ad anche gli avidi scaldapoltrone che lo occupano sono stati quindi aggiudicati al miglior offerente.

I "clou" dell'asta, tenutasi in un clima di simpatica informalità ed allietata da un'ottima cena a prezzo assolutamente modico nella quale ha fatto comparsa anche il classico e fiorentinissimo lampredotto (autentico caposaldo del CPA assieme alle penne condite con qualsiasi sugo), sono state la vendita di un antico e vasto palazzo sito in una piazza centralissima, completo di torre, che è andato alla Cooperativa Immobiliare "Arnolfo" Scarl. Interpellato appositamente, il responsabile legale della Cooperativa ha dichiarato che nella vasta cubatura dell'immobile saranno sí realizzati "appartamenti di prestigio", ma anche "servizi socialmente utili per la popolazione", promettendo l'intera torre e il locale antistante al balconcino che si affaccia sulla piazza allo stesso CPA. A sua volta, un militante del centro sociale ha prefigurato l'organizzazione della prossima "Tre giorni di musica popolare" (l'iniziativa annuale che rappresenta il "fiore all'occhiello" del centro) direttamente sulla pubblica e vasta piazza, con diretta televisiva e partecipazione di alcuni giovani promettenti nel campo dell folk music internazionale (Mikis Theodorakis, Alan Stivell, Quilapayún, Joan Baez).

Il patrimonio immobiliare e abitativo del Comune di Firenze è stato invece aggiudicato, non senza qualche remora ma dietro precise assicurazioni, all'impresa "Massoneria SPA", che del resto ha dichiarato di essere già pienamente inserita, e da tempo, nella questione. Il Gran Maestro L.G. (che preferisce mantenere l'anonimato) ha a tale riguardo dichiarato alla stampa: "L'asta organizzata dai simpatici e vivaci ragazzi del CPA ha, in fondo, soltanto sancito uno stato di fatto già pienamente esistente. Il comune di Firenze è storicamente in mano della Massoneria, e la maggior parte dei sindaci sono stati massoni. Potendo ora gestire direttamente in nostra mano il patrimonio immobiliare e abitativo, ci dedicheremo ad un'equa e sobria realizzazione di profitti. Non a caso i nostri simboli compaiono sui dollari..."


Più problematica, invece, si è rivelata la vendita del Sindaco e degli Assessori. In primis perché, abituati per natura a vendersi a chi offre di più, Matteo Renzi & co. risultavano già aggiudicati a una trentina di entità, tra le quali la Curia Romana, due o tre "cooperative rosse", la stessa e summenzionata Massoneria, un cinque o sei banche e il Club di Topolino; indi di poi, perché non si vedeva -probabilmente a ragione- l'utilità di portarsi a casa dei personaggi del genere, a parte una generica funzione di soprammobili invero alquanto "kitsch". Alla fine, Matteo Renzi se lo è aggiudicato (con grande soddisfazione di tutti) il Seminario Maggiore Fiorentino, con la promessa di avviarlo finalmente ad una severa e santa formazione ecclesiastica. Nell'aggiudicazione, però, c'entra probabilmente anche il desiderio di sfruttare le caratteristiche innate del giovane Rottamatore, auspicando la futura ascensione al Soglio Pontificio di qualcuno che possa rinovellare i fasti comunicativi e mediatici di S.S. Giovanni Paolo II. Per l'intanto, comunque, Matteo Renzi è già stato assegnato, per una consona purificazione prima dell'ingresso in seminario, al Convento Trappista "San Martino Bormann", che si occuperà della sua ferma educazione all'obbedienza ed al quale dovrà recarsi ogni mattina utilizzando esclusivamente autobus pubblici.

La Svolta di Gavinana, come si vede, effettivamente c'è stata; e non deve stupire che il Corriere Fiorentino, come sempre, abbia agito in totale spirito di dezinformacija. A meno che -come sottolineato dalla foto di apertura di questo post- le mire di certe persone non siano in realtà state indirizzate verso l'intero paese montano di Gavinana (PT), famoso per la battaglia nella quale trovò proditoria morte Francesco Ferrucci per mano del vile traditore Fabrizio Maramaldo. "Vile, tu dài a un morto!", ebbe a dichiarare Ferrucci; e anch'io, fondamentalmente, sto dàndo a dei morti. Però non mi sento per nulla "maramalda", lo devo dire. Maramào, casomai!
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martedì 6 marzo 2012

À rebours


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