martedì 28 settembre 2010

Gallettino e Giocolina


Nella ridente cittadina di Gigliuola c'era una volta una piccola e linda scuola elementare Comunale dove il direttore aveva avuto l'idea di formare un Consiglio degli Alunni sottoposto a regolari e pubbliche elezioni. Le bambine e i bambini avevano accolto la novità con entusiasmo; si erano formati i partiti, gli scolari avevano redatto i programmi e, un bel giorno di primavera, si erano tenute finalmente le consultazioni per eleggere il Sindaco de' Ragazzi e il Consiglio degli Alunni.

La cosa aveva avuto risonanza nazionale ed era stata presa estremamente sul serio; e poiché Gigliuola era una cittadina storicamente sinistrorsa, tutti prevedevano che il Partito Divertente (sigla: PD) avrebbe vinto a man bassa le elezioni scolastiche. D'altronde presentava come candidato a Primo Alunno un ragazzino della IV B, tale Matteino, che si proponeva come attivissimo decisionista e che intendeva, con un programma di 100 punti redatto a matita su un quaderno a righe di terza, ridare lustro alla scuola e alla cittadina intera. Il principale partito avverso, il Partito Dei Leccalecca (PDL) aveva però affilato le armi: il leader nazionale, un ricchissimo bambino chiamato Arcorino de' Papi, aveva scelto come candidato il popolare portiere della Squadra Interscolastica, vale a dire Gallettino della V A. La campagna elettorale era stata senza esclusione di colpi; le facce di Matteino e Gallettino campeggiavano su tutti i muri, si tenevano affollatissimi comizi e i quotidiani cittadini di diverso orientamento parteggiavano per l'uno o per l'altro.

Alla fine, nonostante l'impegno profuso e i fiumi di denaro fattigli pervenire da Arcorino de' Papi, Gallettino risultò sconfitto e Matteino divenne il primo Sindaco de' Ragazzi della Scuola Comunale; nonostante ciò, Gallettino aveva ottenuto comunque un buon successo e il suo team in Consiglio era piuttosto cospicuo. Tra le principali esponenti della fazione di Gallettino c'era una grazïosa bambina della III F, Giocolina, con la quale Gallettino legò subito tanto da far parlare in giro di qualcosa di teneramente tenero; insieme davano battaglia a Matteino, insieme preparavano le interpellanze, e insieme tuonavano contro i problemi della Scuola e di Gigliuola tutta.

C'era da impedire che si costruisse la moscheina per i bambini di fede maomettana? Gallettino e Giocolina agivano di comune accordo, spesso coadiuvati dal partitino alleatino della Lega Norris. C'era da richiedere lo smantellamento del campino dei bimbi rom? Gallettino e Giocolina erano in prima fila. Un gruppo di ragazzini un po' troppo scuri di pelle si era sistemato in qualche edificio abbandonato, in un ospedalino dismesso o in un condominio vuoto? Gallettino e Giocolina subissavano il Consiglio degli Alunni di comunicati, prese di posizione, interpellanze, mozioni e quant'altro. Il giornalino scolastico La Ricreazione tuonava contro il degradino, per la sihurezzina e contro i venditori abusivi di figurine che stazionavano presso la chiesetta di San Lorenzino? Gallettino e Giocolina facevano subito loro la campagna. Nulla sembrava poterli separare!

Un brutto giorno, però, cominciarono a giungere notizie allarmanti dalla città di Colossea, dove avevano sede il Governo Nazionale de' Ragazzini, il Parlamento degli Scolari e tutti i principali partiti. Il Partito dei Leccalecca si stava sfasciando per colpa di un perfido cofondatore, Gianfrancuccio Parlabene, che si era stufato dello strapotere di Arcorino de' Papi dopo peraltro averlo sostenuto per anni in ogni sua iniziativa. Si giunge alfine alla rottura: Arcorino, ben supportato dalla Lega Norris e dal suo capo Himmlerino Boss, espellette espulte espulgiede espulse Gianfrancuccio dal partito, il quale fu seguito da alcuni fedelissimi a formare il nuovo partito chiamato Fare Forca. E, ohimè, con mossa del tutto inattesa, Giocolina vi entrò a far parte.

Apriti cielo. Gallettino si sentì tradito. Nel Consiglio degli Alunni della scuolina di Gigliola si assisté a una dolorosa divisione sotto gli occhi esterrefatti e divertiti di tutta la scolaresca. I due amici e compagni, che avevano tutto condiviso nel nome della più copiosa protervia, nelle interrogazioni & interpellanze una più inutile dell'altra, nel farsi prendere per i torselli donzelli fondelli da chiunque avesse ancora un barlume d'intelligenza, all'improvviso cominciarono a guardarsi in cagnesco nell'occhi. Mentre Gallettino era rimasto fedele a Arcorino suo, Giocolina aveva scelto Gianfrancuccio; e fu la fine tra loro.

Per prima cosa, si separarono di banco; e tutti sanno quanto ciò sia simbolico in qualsiasi classe. Gallettino ebbe a dichiarare di non volersi sedere mai più accanto a Giocolina; nel frattempo, il Partito dei Leccalecca di Gigliuola andava a rotoli, il coordinatore Verdino subiva provvedimenti giudiziari da parte del Tribunale dei Minorati Minorenni e gli falliva la banchetta giocattolo che aveva messo su risparmiando sulle paghette di papi, e chiudevano le sedi. Ora dovete sapere che il Direttore della Scuola aveva messo a disposizione dei vari partiti rappresentati nel Consiglio degli Alunni alcune stanzette, nominalmente degli uffici, ma delle quali i ragazzi si servivano perdipiù per giocherellare (alla Playstation e alla Politica); ovviamente, Gallettino e Giocolina erano nella stessa stanza. Una volta divisisi, cominciarono a leticarsi pure quella. È mia!, urlava Gallettino; No, è mia!, rispondeva strillando Giocolina. Si azzuffavano ogni giorno, Gallettino tagliava le treccine a Giocolina, Giocolina tirava ginocchiate nelle palle a Gallettino; e se qualcuno interveniva per separarli in nome della responsabilità, doveva presto battere in ritirata.

Che ne sarebbe stato del degradino? Si vedevano per caso incresciose e ridicole scene del genere tra i bambini marocchini, albanesi, rumeni, rom? Ben presto tutta la scolaresca e tutta la cittadina di Gigliuola prese ad ignorare Gallettino e Giocolina, che ora si odiavano e si promettevano le peggiori cose. Il Direttore trovò un'altra stanzetta per Giocolina, dove poté finalmente sistemare tutti i giocattoli che il suo ex amico Gallettino le aveva assai poco cerimoniosamente sbattuto nel corridoio; la notte, però, Giocolina andava a mettere bombette puzzolenti e raudi fischioni nella stanzetta di Gallettino, che per questo presentò l'ennesima interrogazione accolta, come sempre, e come sempre sarà nella cittadina di Gigliuola, da un coro di pernacchie.