domenica 9 ottobre 2011

Né dio, né padrone....


In questi ultimi giorni, facciamo una ventina, la sottoscritta ha avuto parecchio da fare; soprattutto occuparmi dell'amico Sussi, che -come dire- ha avuto qualche lieve problema di salute. Ieri, però, il Sussi non ha resistito e ha voluto recarsi alla Vetrina dell'editoria anarchica, che sta svolgendosi in questa città, pur tra qualche comprensibile affanno e mille attenzioni; ovviamente l'ho accompagnato, anche per andare a trovare una mia cara amica e compagna (quella che, da sempre, fa da fotomodella per i manifesti anarchici con aria un po' incazzata). Certo che, per noialtri gatti, codesta vetrina è davvero qualcosa di familiare; prova ne sia che siamo un po' dovunque, dai libri ai poster, dalle spille alle borse per la spesa. Proprio così: le borse della spesa. Ne ho trovata una, che ovviamente il Sussi si è immediatamente comprato a un prezzo più che politico, dove un muso di gatto nero (in tutto e per tutto simile a quello di Redelnoir) sormonta una dicitura che ritengo indimenticabile: Ni Dieu ni maître ni croquettes (che in toscoumano sarebbe: Né dio né padrone né croccantini). Credo che soltanto un gatto potrebbe spiegare adeguatamente che cosa significhi la dittatura del croccantino, che ci è stato imposto come alimento standardizzato negli ultimi venti o trent'anni! Poi sono venuta a sapere che si tratta addirittura di un fumetto (con relativo cartone animato) creato nel 1998 da Pat e Manu Larcenet:


Che dire? Ho come la vaga impressione che mi darò parecchio da fare per avere una copia di quel fumetto, e che saprò parlarvene ancora in futuro. In Francia, o comunque nei paesi di lingua francese, la cosa è diventata anche uno stencil che si vede parecchio sui muri: