martedì 8 settembre 2009

Crisi universale


Ronfff....dunque, dicevamo? Quant'era che non ci vedevamo su questo blogghino? Dieci mesi? Dieci mesi?? O porco gatto, come dormita stavolta -forse- ho un po' esagerato. Ma eccomi di nuovo a voi, assieme ai miei due amici (che non conoscono la sublime arte del dormire, va detto; ma voglio loro bene lo stesso). Insomma: Pampalea è tornata. Poi, può anche darsi che se ne torni a dormire; ma questo è un altro discorso. Noialtri gatti, o ci pigliate così, o ci pigliate così.

Mi sono svegliata, e c'era la luce del giorno. Che bella che è! Così, dopo una necessaria ed accurata toilette me ne sono andata un po' in giro per la città; così per riprendere confidenza, per vedere e origliare che cosa è successo, e ovviamente anche per sgranchirmi le zampe.

In giro ho sentito cose interessantissime. Dicono, ad esempio, che ci sia un nuovo sindaco; poi che si parla di una misteriosa cittadella che dovrebbe essere costruita non si sa dove. E la cosa mi preoccupa un po'; già se ne vede in giro tanta di sbirraglia spaventamicini, e questi ora vogliono fare anche una cittadella. Una fortezza? Ma non potrebbero, se proprio vogliono, rimettere in sesto quella che già ci sta in pieno centro, invece di farci mostre generalmente inutili? Ma valli a capire tu, questi umani.

Poi, in giro, tutti ce l'hanno con la crisi. Mah! Dev'essere proprio così. Crisi nazionale, crisi europea, crisi addirittura planetaria. Planetaria? Mi sa che, purtroppo, deve aver varcato gli angusti limiti del pianeta Terra per approdare nelle infinità siderali.

La luce. C'è niente di più semplice, bello e elementare della luce? Eppure la Crisi Universale deve aver toccato anche il Creatore, se pure lui si trova costretto a chiedere l'elemosina per mantenerla. Oh, è quel che ho letto; e i miei amici hanno provveduto a documentarlo. Tanto più che l'avviso è installato proprio sul muro d'una chiesa. Elemosine per il mantenimento della luce. Maledizione. Non risparmia nessuno. Neppure il suo inventore. Gli dev'essere arrivata una bolletta di quelle cosmiche (e, qui, l'aggettivo cosmiche no, non è un iperbole). Talmente salata da ridursi addirittura a chiedere l'elemosina.

Da brava gatta, anch'io ho dato il mio caritatevole contributo. Come potrei, del resto, sopravvivere senza luce? Come potrei rinunciare a crogiolarmi al sole? E se poi l'ENEL lo stacca? Insomma, per farla breve, ho chiesto ai miei amici di dare un sostanzioso contributo (ben dodici euro in spiccioli, era tutto quel che avevano in tasca quei du' disgraziati) per il mantenimento della luce. Però, poi, quel tipo lassù non ci venga più a parlare di Onnipotenza. Pensi, piuttosto, alla potenza in kilowattora. E si dia una regolata, anche. C'è bisogno di sprecare luce per tutte quei milioni di galassie a bischero, buone soltanto per i fabbricanti di telescopi? E ne spenga qualcuna, perdio!